Donata Vianelli

14 di Progetti Europei, centri di ricerca e di creazione di valore per il territorio e per i nostri giovani. Ritengo che la nuova governance di UniTS dovrà farsi parte attiva con un ruolo politico–strategico che dev’essere di prima linea, ragionando su quei progetti flagship nati per affrontare le sfide macro-regionali nei diversi Pilastri (ovvero ambiti tematici) della Strategia macro-regionale dell’Unione Europea. • UniTS dovrà giocare il suo ruolo strategico sia nei confronti degli enti territoriali, a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia, sia rafforzando le sinergie e le collaborazioni scientifiche già presenti e numerose con i paesi limitrofi (Austria, Slovenia, Croazia, e i Balcani in generale). Grazie anche a un maggiore e più efficace utilizzo dei fondi dei programmi di cooperazione transfrontaliera (Interreg Italia-Austria, Italia-Slovenia e Italia-Croazia) e transnazionale (programmi di cooperazione transnazionale ADRION, MED, Alpin Space e Central Europe), si renderanno disponibili più fondi europei per la ricerca. Inoltre, rivestendo un ruolo più attivo a livello macro-regionale, UniTS potrà anche partecipare nel ruolo di stakeholder chiave alle politiche europee alla base dei fondi sopra citati, ovvero EUSAIR ed EUSALP. • Attrarre risorse finanziarie pubbliche e private deve essere un obiettivo raggiungibile da tutti i gruppi di ricerca, ma è importante tenere conto delle diverse specificità, anche all’interno di uno stesso dipartimento: in particolare, deve esistere un principio di solidarietà distributiva delle risorse che tenga conto dei settori che per loro natura hanno diverse capacità di attrazione ma non per questo diverso valore scientifico. A tale proposito, verrà dato supporto ai docenti e alle docenti che possono ambire ai finanziamenti di ricerca curiosity driven (per i quali verrà anche previsto un Bando ad hoc – si veda la Sezione Risorse e Infrastrutture). • Intendo confermare la dotazione di partenza (starting grant) per i ricercatori e docenti neoassunti, privi di fondi propri, allo scopo di supportare l’avvio delle attività di ricerca. Intendo inoltre confermare il Fondo di Ricerca di Ateneo (FRA) in modo da consentire un supporto a chi non ha fondi di ricerca, prevedendo anche una quota di finanziamento per chi ha presentato un progetto di ricerca risultato positivo (ad esempio insignito dalla Commissione europea del Seal of Excellence) ma non finanziato per esaurimento di fondi. • Potenziare le opportunità di finanziamento. Devono essere identificati i temi coerenti con le priorità dei fondi comunitari legati al Programma Quadri di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (PQ di RST, attualmente il PQ Horizon Europe (202127), e dal 2028 il 10° Programma Quadro, nonché a programmi affini e ai temi legati ai finanziamenti regionali. • Reperire risorse per la ricerca. Questo può avvenire anche nella forma di laboratori condivisi o altri tipi di collaborazioni con enti pubblici e privati. È tuttavia sempre importante tenere conto delle specificità della ricerca nei diversi dipartimenti e del fatto che le eventuali collaborazioni non vadano a svuotare le competenze, a ridurre la qualità della formazione e/o a ledere l’autonomia istituzionale della nostra università pubblica. • Rilancio dell’innovazione futura attraverso i rapporti con il territorio. Questo punto deve costituire un punto di partenza in un’area che da un lato soffre un depauperamento industriale, ma che nello stesso tempo è divenuta altamente strategica dal punto di vista geografico, in grado di attrarre aziende con le quali UniTS può interfacciarsi come Hub di supporto nella formazione e nel trasferimento tecnologico. Esempio recente è l’imminente realizzazione della Data Science & Artificial Intelligence Foundation ( si veda la Sezione Transizione Digitale). • È fondamentale potenziare le collaborazioni dell’Università di Trieste con gli Enti del Sistema Ricerca, in particolare rafforzando il ruolo storico dell’Ateneo all’interno del network e impostando strategie basate sulla collaborazione, sulla condivisione di servizi e sulla progettualità ( si veda la Sezione Territorio). • Potenziare la multidisciplinarità e l’intersettorialità, incoraggiate fortemente dal Programma RICERCA /

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